il teatro delle illusioni

in una piccola campata laterale di un edificio religioso la scena è impegnata da una struttura fatta di cristallo: possiamo riconoscere un teschio allungato e anche una persona crocifissa. Qui si manifesta il dominio dell'illusione attraverso la sua cristallizzazione. Sembra impossibile distogliere lo sguardo e la volontà persevera nella gabbia delle illusioni, nella certezza della sofferenza. Eppure scorgendo altri indizi come il pavimento di sabbia, ho la possibilità di guardare altrove e stupirmi dell'acqua di un mare infinito che precipita nella stanza, mentre alcuni gabbiani già colgono con decisione la possibilità di volare verso un futuro diverso: senza guardare indietro, riempiendosi i polmomi di aria nuova e lanciandosi nell'atmosfera di un 'ambiente vitale. Per qualsiasi prigioniero tentare la fuga è un diritto. Quali consapevolezze farò intervenire nel processo di scelta? Quanto spazio lascierò all'inesplicabile sensazione che viene da ciò che non conosco di me stesso? Saprò scegliere sapientemente, lasciando arbitro il mistero del mondo che da sempre accompagna il cammino di ognuno di noi? Un'opera da collezionare.Fotomanipolazione digitale dell'immagine, opera da collezione di Roberto Amadi

©