WHY:
perché il mistero?

Perché non c'è futuro senza mistero: accettare l'idea che esiste il mistero, implica e permette la percezione del futuro. Lavoro per dare dignità al mistero che è radice di ogni cosa. Affrontare il mistero significa essere pronti al cambiamento. Lo stupore e l’incanto che si provano di fronte al meraviglioso che i più fortunati incontrano nel cammino della vita, non trae forse origine dalla percezione di qualcosa di inspiegabile, indescrivibile e perciò misterioso? Dare dignità al mistero per riconnettersi con la Terra, che a tutti i mortali è Madre comune. Per capire che è impossibile controllare tutto, per raggiungere la consapevolezza che tutto può accadere e accettare l'imprevedibile. Credo di ritrovare in queste argomentazioni un’inquietudine mai sopita: il desiderio di comprendere e capire, di superare i problemi, di sentirsi parte di un tutto armonico, dove ogni cosa ha il proprio posto a buon diritto: anche il mistero, anche la sofferenza. Per agire fino ad incontrare il proprio limite ed amarlo. Il mistero è una sorta di materia prima indifferenziata dove ogni cosa si perde, ma da esso anche tutto si genera. Così credo di soddisfare la domanda di persone desiderose di trovare nell'arte emozioni ma anche senso, assicurandosi così l'intuizione, grazie al presente, di un futuro che è già iniziato.

WHY:
perché la fotomanipolazione creativa per immaginare la realtà?

La capacità di instaurare un dialogo fecondo e produttivo con la realtà è per me una necessità. Immaginare per incontrare la realtà. Immaginarla prima per riuscire a coglierla poi e lasciarsi sorprendere. La rivoluzione digitale ha cambiato per sempre la nostra vita. Oggi è attraverso l'uso delle tecnologie digitali che l'Arte si afferma come limpida espressione della contemporaneità. L'era tecnologica porta con sè la distinzione tra immigrato digitale e nativo digitale, ma anche inaugura nuove opportunità per l'Arte. La contemporaneità alla quale afferisco come artista si manifesta attraverso questa nuova umanità, che faticosamente cerca una propria identità in un mondo apparentemente privo di riferimenti. Aspiro ad un'Arte che ci renda più forti, capace di nutrire la speranza e che sconvolga gli animi affermando la dignità delle persone. Mi confronto con un'umanità che mostra la propria fame di amore, verità, senso e mistero.

WHY:
perché l'Arte come un cammino alchemico?

Io credo che l’arte si conquisti con la conoscenza interiore e l’intuizione, così deve essere perché si possa dire autentica. Aspetto che vale sia per chi si propone come artista, sia per chi ne fruisce. Credo che così l’arte possa diventare per chiunque un momento non solo gradevole/sgradevole, ma anche l’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo di se stessi. In questo mio modo di sentire trovo che ci siano suggestive corrispondenze tra quanto ho appena affermato e l’operare degli alchimisti. Omne omne est! Vale a dire: tutto è tutto e ogni cosa è ogni cosa. Nell’arte alchemica l’universo è un immenso organismo vivente permeato dallo spirito divino, nel quale ogni cosa dell’esistente visibile è parte di una fitta rete di mutue relazioni e ha una radice comune: origina da una sostanza indifferenziata chiamata Materia Prima. Questo è il mondo dell’alchimia, un mondo precartesiano che afferma l’unità del tutto, che è definito da un insieme complesso di intime corrispondenze.

WHY:
perché la presenza online?

Ogni giorno una platea sterminata di persone possono collegarsi ad Internet. La storia del mercato dell'arte, come tutti i mercati, porta verso i circuiti della rete. In questo scenario i vecchi sistemi sono sempre più sostituiti dalla presenza online: questo è diventato un aspetto irreversibile con imprevedibili conseguenze per la natura dell'uomo e delle relazioni interpersonali. Le opportunità di contatti e feedback crescono in maniera esponenziale. Tutto questo è un nutrimento per la mia attività di autore ed artista.

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