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L'attesa -roberto amadi-

Lettera ad una figlia.

Una volta mi chiedevo perché Dio ha voluto abbandonarmi!

Una volta la mia vita era grigia e mi domandavo dov’era finita la luce che avevo visto così vicina un tempo. La mia esistenza non aveva più senso e pensavo che il mio futuro sarebbe stato sempre più oscuro. Non avevo motivi per combattere, mi bastava esserci. Una vita con un uomo rappresentava l’unico appiglio a dei momenti di gioia.

Qualcosa ad un tratto ha cambiato la mia vita… Quel qualcosa eri tu! Ricordo perfettamente il giorno che ti ho concepita. Sono stati attimi in cui io e tuo padre ci siamo amati nel profondo del nostro cuore. Sei il frutto di un sentimento autentico e reale. Sei stata ciò che rendeva importante quell’emozione. Ricordo in maniera altrettanto vivida il momento in cui io e il papà abbiamo assistito alla prima ecografia. Eri piccola piccola ma per me eri già grande… Anzi, enorme! Misuravi 5 mm ma il tuo cuore batteva già. Una vita stava crescendo dentro di me e non potevo fare a meno di volerti già un gran bene!Ma penso che l’emozione che ho vissuto quando sei nata sia stata la parte più bella e felice della mia esistenza. Il dolore più bello della mia vita! Ho sofferto e papà mi ha vista soffrire sentendosi inutile. Non si rendeva conto che la sua presenza era già tanto! Ho urlato, ti ho implorata di sbrigarti ma allo stesso tempo ho goduto del piacere di regalarti di lì a poco il tuo primo giorno su questa terra. L’ultima contrazione, quella che ti avrebbe fatta venire al mondo, è stata la migliore!

Un sospiro di sollievo e poi quel fagottino ancora lontano da me che emetteva il suo primo pianto. Ti hanno appoggiata sul mio petto e l’unica cosa che riuscivo a dire era il tuo nome. In quel momento hai smesso di piangere ed i tuoi grandi occhioni grigi si posarono sui miei. Eri bellissima! Eri una meraviglia! Il mio cuore batteva forte. Il mio amore per te era unico, un sentimento infinito che solo quando si mette alla luce una creatura si può provare. Quegli attimi sembravano immensi ma allo stesso tempo troppo brevi per essere raccontati!

Questa lettera la conserverò per quando sarai più grande! La leggerò e la farò leggere a tante altre persone non per vantarmi, ma per far capire anche agli altri che a volte prima di esprimere una considerazione bisogna fermarsi a riflettere. Quando a una donna capita di restare incinta ha due scelte davanti a se': accettare la situazione oppure no! Questo non significa che io sono migliore di altre, significa che ho avuto persone accanto a me che mi hanno sostenuta e mi hanno accolta col sorriso. Di questo sono riconoscente a tuo padre ed al resto della famiglia! Anche se ci attendevano grosse difficoltà lui mi ha appoggiata e ha desiderato che la piccola Ariel arrivasse tra di noi. Io sono stata fortunata! Ma sono sicura di una cosa: ogni donna dentro di se' quando aspetta un figlio gli vuole bene in un modo particolare. Anche se determinate situazioni la portano a scelte diverse. Tante persone mi hanno detto che io ho fatto un errore. Ogni volta che qualcuno ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia ho sempre risposto la stessa cosa: se mia figlia è un errore allora tutti dovremmo sbagliare di più! Ti ripeterò sempre, piccola mia, che per me sei stata il regalo più grande che Dio mi ha concesso. Ti ripeterò allo sfinimento che ti voglio bene e sei l’amore più grande della mia vita e che per te ci sarò sempre anche quando sarai tu a sbagliare.
Concludo la mia lettera con queste parole, ora ti saluto piccola mia! Dedicato a te che sei il mio amore grande.
Un bacio Mamma


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