roberto amadi foto-manipolazioni
La verità è un vestito che cambia a seconda di chi guarda
La manipolazione dell'immagine per avventurarsi nella realtà
attraverso la fotografia artistica contemporanea di Roberto Amadi

Contemporaneità e vita digitale
Conflitti irrisolti
Esistono delle questioni ancora aperte con le quali l'artista contemporaneo in un modo o nell'altro continua a confrontarsi tuttora


Anni 80: prime esperienze con computers prodromiche per il successo delle foto manipolazioni digitali

Negli anni ottanta nessuno poteva immaginare l'impatto psicosociale ed economico che avrebbe avuto l'avvento di internet dalla metà degli anni novanta. Ma nulla nasce dal niente, in realtà forti scosse alle convenzioni da tempo cadenzavano la cronaca. Convenzioni destinate ad essere sostituite da nuove convenzioni? Può essere ... certamente la diffusione delle prime macchine in grado di gestire software annuncia un cambiamento per l'umanità del quale è difficile capire l'impatto e le potenzialità. Spesso forte è la diffidenza per l'utilizzo della tecnologia, quanto concreti i quesiti che questa attività presenta: basti pensare al concetto di proprietà intellettuale, piuttosto che alla privacy o al sistema del commercio, dell'informazione e via dicendo. Il cambiamento è avvenuto, il nuovo mondo è già cominciato. L'Arte lo testimonia quando si constata che i fotografi più affermati utilizzano in varia misura la manipolazione dell'immagine.

Anni 80: la culla per il mio futuro d'artista

roberto amadi the eighties

Negli anni ottanta iniziai subito a sperimentare le possibilità offerte dai computer per realizzare lavori che avessero una pretesa artistica. Sicuramente i miei primi tentativi di grafica computerizzata risultarono frustranti per la bassa qualità delle immagini ottenibili, per cui inizialmente tentai di usare il computer per generare textures per integrare i miei lavori pittorici. Furono necessari anni prima che i risultati mi soddisfacessero, ma il passaggio dalla pittura con tela e pennelli alla manipolazione dell'immagine con mezzi tecnologici per me è stato del tutto spontaneo e naturale. Ora ne sono un entusiasta sostenitore: è una tecnica che da la possibilità di mostrare il vero senso della contemporaneità che stiamo vivendo, esprime una tendenza estetica che incontra la sensibilità di una nuova umanità cresciuta davanti ai monitor... ed il metodo di stampa che ho scelto (DIASEC) rende in maniera pregnante il senso delle opere anche perché, oltre ai vantaggi estetici e pragmatici già ricordati in questo sito, richiama la lucentezza dei monitor.

Per quanto riguarda la mia formazione di quegli anni

Ricordo con piacere la partecipazione ad un seminario con il neogestaltista Michael Kubovy (New York University), importante per intuire le complicate relazioni tra oggetto fisico, oggetto rappresentato e linguaggio. Nel contempo già dai tempi dell'adolescenza trovavo suggestive le speculazioni della psicologia analitica (Carl Gustav Jung). Ho studiato teorie della personalità con Mario Forzi, metodologia delle scienze del comportamento con Paolo Bozzi, storia dell'arte con Decio Gioseffi e storia del cinema con Alberto Farassino. Nel 1987 la laurea a pieni voti in filosofia con una tesi sperimentale in psicologia ad indirizzo marketing "Concezioni di Sé e permeabilità alla suggestione da fama" relatore Prof. Mario Forzi, correlatore Prof. Lucia Zanuttini In tempi più recenti mi sono avvicinato alle tematiche sollevate dal filosofo Edgar Morin.

Testo e immagini di Roberto Amadi

HOME

Questo sito è realizzato da Roberto Amadi. Le immagini ed i testi di Roberto Amadi contenuti in questo sito sono originali: è un gesto gradito e necessario chiedere l'autorizzazione se vuoi utilizzarlo.
Ringrazio tutti coloro che con il loro feedback stimolano la mia creatività: siete liberi di scrivermi.

contatta Roberto Amadi